Il gaming e i mouse: i wireless alla pari dei cablati?
Che siate dei gamer professionisti oppure è il vostro hobby principale cui dedicate un paio d’ore al giorno, sappiate che "imparare ad usare le mani" è il primo passo da compiere
Il mondo del gaming, in particolar modo quello online, sta letteralmente ribaltando l’idea di gioco videoludico che nel corso degli anni siamo stati capaci di concepire nelle nostre menti. Prima si guardava ai videogames come un passatempo o comunque un hobby da dover e poter coltivare nel tempo libero. Ad oggi, invece, esistono dei tornei professionistici a livello mondiale organizzati solo ed esclusivamente per coloro che del loro essere ‘gamer’ ne hanno fatto una professione: ultimo caso a testimonianza di quanto abbiamo detto sono gli ingaggi da parte di alcune società di calcio (vedi per esempio la Sampdoria in Italia) di giocatori videoludici professionisti.
Ma oltre alle console quali PlayStation e XboX un ruolo di primissimo piano è quello occupato dai Personal Computer: lo sviluppo di determinati software, di fatto, ha sbaragliato in alcuni casi la concorrenza delle ‘rivali’ ma oggettivamente parlando, quando parliamo di PC, divengono fondamentali due strumenti: la tastiera e il mouse.
Noi, adesso, andremo a catalizzare l’attenzione sui mouse da gaming wireless. La loro peculiarità, come suggerisce il termine wireless, è quella di non possedere alcun filo per il collegamento al PC e non devono trarre in inganno i mouse senza fili che troviamo in commercio che hanno finalità diverse, come ad esempio uso ufficio.
A differenza di quanto succedeva qualche anno fa, dove la corsia preferenziale era riservata solo ed esclusivamente ai mouse cablati aventi la capacità di essere più reattivi, adesso lo sviluppo tecnologico ha ribaltato i ‘fronti’. Produttori come Razer e Logitech si sono portati molto avanti e sono stati in grado di costruire periferiche che non hanno nulla da inviare ai colleghi ‘cablati’.
Come scegliere il mouse perfetto
La scelta del mouse da acquistare deve ovviamente esser fatta con molta cura e attenzione. Esso diverrà infatti col tempo il nostro miglior compagno nel viaggio all’interno del mondo del gaming e pertanto, in qualità di periferica fondamentale, bisogna fare somma attenzione a caratteristiche e parametri. Ma quali criteri bisogna rispettare nella scelta del mouse? Ecco qualche piccolo consiglio:
Ergonomia – il primo aspetto, se non quello fondamentale, riguarda la comodità che si ha nel tenerlo in mano. Deve infatti garantire una certa ergonomia in modo tale da non affaticare le mani durante l’utilizzo. Esistono in commercio due tipologie di impugnature: la prima è la palm grip, quella con il palmo disteso lungo la superficie del mouse, mentre la seconda è la claw grip che ci permette di tenere il mouse come un artiglio.
Sensore – è importante valutare la tipologia di sensore del quale è dotato il mouse. Esistono due tipi di sensori che sono quello ottico e quello laser. Tra i due noi vi consigliamo di optare per il sensore ottico che, di norma, ha tempi di reazione nettamente inferiori rispetto agli altri. Inoltre, altrettanto importante, è la possibilità di settare il DPI (Dots Per Inch) ovvero la qualità del sensore stesso. Una volta settato a dovere si ha la possibilità di fare spostamenti larghi con movimenti minimi e nel gaming vuol dire veramente tanto.
Polling rate – è la frequnza di aggiornamento mediante la quale il mouse stesso lavora. In altre parole è il tratto principale che determina i tempi di risposta del mouse stesso.
Tunnel carpale: è colpa del mouse?
Come abbiamo precedentemente affermato, è importante che mouse scelto sia ergonomico per permettere una migliore impugnatura e garantire una migliore esperienza senza causare affaticamento alla mano.
Tuttavia, nel corso degli anni, avrete sicuramente sentito parlare del “tunnel carpale” e della possibilità che esso sia causato proprio dall’utilizzo prolungato del dispositivo.
Tale affermazione deriva da dei sintomi che si possono percepire: formicolio alla mano, la presa che peggiora, la forza che viene meno; tutti sintomi coerenti con la sindrome ma in realtà il mouse non può esserne la causa ma solo l’elemento scatenante.
Negli Stati Uniti, infatti, alcuni lavoratori hanno intentato cause alle proprie aziende descrivendo il mouse come il responsabile dei problemi a mani e polsi, ma tutti quanti hanno perso la causa poiché si tratta spesso di un inseme di fattori difficili da individuare, soprattutto perché statisticamente tra i trenta e i cinquant’anni ne soffre una persona su tre e non tutti utilizzano il dispositivo molte ore al giorno.
Se pensate di avere questo problema, per una corretta diagnosi è importante l’elettromiografia in grado di valutare lo stato di salute di muscoli e nervi e la qualità della trasmissione dei segnali, in casi dubbi può risultare più precisa un’ecografia.
Una volta effettuati i test e compresa la gravità del caso specifico allora si potranno fare dei trattamenti in grado di attutire la sindrome nei casi più gravi o farla venir meno nei casi più semplici.
Se infatti vi sono tutti i sintomi ma il nervo risulta sano basterà utilizzare dei tutori e fare un po’ di fisioterapia in modo da eliminare il trauma (spesso locale) o il gonfiore dei tessuti.
Ma il trattamento migliore è quello che riguarda la capacità di saper muovere la mano; in base all’attività che svolgete maggiormente durante il giorno occorre che vi adeguiate di conseguenza in modo tale da evitare spiacevoli fastidi.
Nel caso del mouse, oltre ad acquistarne uno di qualità, quindi, vi basterà imparare ad impugnarlo nel modo corretto evitando di creare una strettoia che va a compromettere il nervo.
La sindrome del tunnel carpale, infatti, si manifesta solo nel momento in cui si compiono ripetutamente dei gesti errati.
Quindi se siete dei gamer professionisti oppure è il vostro hobby principale cui dedicate un paio d’ore al giorno, sappiate che “imparare ad usare le mani” è il primo passo da compiere ed il divertimento, alla fine, sarà assicurato.
I principali mouse sul mercato
Ovviamente in mercato troviamo mouse di qualsiasi tipo e per qualsiasi tipologia di esigenza. Ovviamente esistono svariate fasce di prezzo e pertanto noi vi suggeriamo quelli che al momento risultano essere due tra i più venduti:
Logitech 602
Ha un prezzo di 100€ circa e possiede un sensore ottico da 2500DPI e sei pulsanti laterali. Ha un polling rate di 500Hz e inserite le batterie assicura un’autonomia di oltre 1400 ore;
Logitech G900 Chaos Spectrum
Ha un prezzo superiore (si parla di 160€ circa) e ha un DPI nettamente superiore al precedente ovvero 8200. Il polling rate è di Hz, quattro pulsanti laterali e possiede una batteria interna ricaricabile che assicura ben 32 ore di autonomia.