Star Wars the Old Republic: storia della saga BioWare
Esistono delle pellicole cinematografiche che sono entrate nella storia, la cui celebrità continua per decenni e che hanno dato vita nel corso del tempo a fumetti, libri e videogiochi
Esistono delle pellicole cinematografiche che sono entrate nella storia, la cui celebrità continua per decenni e che hanno dato vita nel corso del tempo a fumetti, libri e videogiochi. Tutto ciò è capitato con Star Wars o Guerre Stellari, la cui splendida saga fantascientifica è iniziata alla fine degli anni ’70 e poi continuata in seguito con altre pellicole dialtrettanto successo in tutto il mondo, registrando tra i più grandi incassi della storia del cinema.
Tale spettacolare serie ha avuto avvio, in particolare, nel 1977 col primo episodio chiamato semplicemente “Guerre Stellari” (successivamente, alcuni decenni dopo, questa denominazione venne modificata per esigenze cinematografiche), a cui fecero seguito altri due episodi (L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi), che andarono a completare la prima triologia, conosciuta come la Trilogia Originale.
Questa serie di film fecero conoscere al pubblico italiano alcuni personaggi cardine della stessa, di cui furono interpreti formidabili attori, tra cui Harrison Ford (l’affascinante Ian Solo, nei primi tre episodi), Carrie Fisher (la bellissima principessa Leila) ed Alec Guinness (il saggio Obi-One Kenobi). Alla prima trilogia fu fatta seguire un’altra tra il 1999 ed il 2005, sotto forma di prequel e sempre sotto la direzione di George Lucas, di cui facevano parte “La minaccia fantasma”, “L’attacco dei cloni” e infine “La vendetta dei Sith”.
Infine, sotto impulso della Disney, si è giunti alla trilogia più recente, girata tra il 2015 ed il 2018, e che rappresenta invece un sequel di quella originale degli anni ’70. Ed è composta dal film “Il Risveglio della forza”, “Gli ultimi Jedi” e alcune pellicole della serie Anthology, cioè “Rogue One: A Star Wars Story” e “Solo: A Star Wars Story”. Questi, al momento, rappresentano gli ultimi episodi previsti.
In sintesi, la serie si svolge in una galassia immaginaria e in un’epoca non definita, popolati da umani ed altre specie di esseri provenienti da diversi luoghi della galassia stessa, a cui si affiancano robot e droidi di ogni genere. La trama, davvero classica, vede la lotta tra il bene (rappresentato dall’ordine degli Jedi) ed il male (impersonati dai Sith) e dai loro tentativi di assumere il potere, tra repubbliche ed imperi galattici e ribelli che lottano per la sopravvivenza.
La celebrità di questa saga ha portato alla creazione anche di videogiochi, connessi direttamente o indirettamente alla stessa, tra cui Star Wars: Knights of the Old Republic (conosciuto anche come KotOR), lanciato nel 2003 dall’allora LucasArts (società di videogiochi dello stesso regista della pellicola cinematografica, George Lucas). Si tratta di un videogioco di genere RPG, lanciato in esclusiva per console Xbox e PC Microsoft Windows, che ha rappresentato la prima realizzazione ufficiale con materiale connesso ai film.
A questo punto, una volta definita la trama generale e l’ambientazione da cui nasce e si sviluppa questo videogioco, non resta che spiegare di cosa tratta in particolare, delle modalità con cui ci si può divertire e catapultarsi all’interno di esso. Ben sapendo che gli appassionati dell’intera saga di Guerre Stellari lo ameranno sicuramente.
KotOR: inquadramento del gioco
All’interno del videogame, il giocatore ha la possibilità di scegliere se rappresentare il lato chiaro (buoni) o il lato oscuro (cattivi) e affrontare una serie di combattimenti a turni e con un tempo limitato. Comunque, la trama si dipana attraverso dialoghi tra i protagonisti, la soluzione di enigmi e appunto combattimenti, come nei più classici RPG. Il giocatore poi può utilizzare diverse tipologie di armi: dalle pistole fino alle granate e agli armamenti pesanti, passando naturalmente per le celebri spade laser.
Il successo di questo gioco è stato considerevole, avendo anche ottenuto numerosi riconoscimenti da parte della critica specializzata, tra cui quello come miglior videogame dell’anno e videogioco platino Xbox Microsoft. Andiamo a conoscere ciò che si cela dietro questo divertente e leggendario videogioco. Di seguito il trailer del primo Star Wars Knights of the old Republic datato 2003.
La storia del primo capitolo di Star Wars
L’ambientazione è circa 4.000 anni prima degli eventi raccontati nel primo episodio della saga (inizialmente denominato Guerre Stellari, poi trasformato in Star Wars episodio 4 – Una nuova speranza). La trama si avvia con l’attacco da parte dei Sith Fighter alla nave Endar Spire della Repubblica, nei pressi del pianeta Taris. Per sfuggire alla distruzione di questa, il giocatore, assieme a Carth Onasi, atterra proprio su tale pianeta e si mette alla ricerca della Jedi Bastila Shan.
Quest’ultima stava accompagnando i due sull’astronave ed è fondamentale per loro, in quanto conosce il potere fornito dalla forza della meditazione da battaglia. Una qualità che lei ha già utilizzato per affrontare Darth Revan, signore oscuro dei Sith, in uno scontro in cui questi rimase ucciso per mano di Darth Malak e che ne prese il posto. E adesso proprio quest’ultimo intende trovare la giovane Jedi, per ucciderla o utilizzare i suoi poteri contro la stessa Repubblica.
Dopo aver trovato la ragazza, il giocatore e Onasi lasciano il pianeta per recarsi su un altro, chiamato Dantooine. Qui, il protagonista conosce l’uso della forza e diventa egli stesso uno Jedi. In seguito, gli viene affidata la missione, assieme ai compagni, di rintracciare un’arma denominata Star Forge, che riesce a produrre navi spaziali in misura considerevole. Tuttavia, proprio durante tale missione, si scoprirà che lo stesso giocatore è in realtà il vecchio Darth Revan, Signore Oscuro, che aveva perso la memoria a causa dello scontro con l’allievo Malak.
Il finale del videogioco
A complicare il tutto è arrivata anche la cattura di Bastila, la quale viene convertita al lato oscuro della forza. A questo punto, il giocatore si dirige verso Rakata Prime ed in particolare verso il suo tempio sacro, dove lo aspetta la stessa Bastila. In questo luogo si prospetta tuttavia una scelta per il protagonista: restare sul lato chiaro della forza e quindi con i propri compagni per eliminare la Star Forge e la stessa minaccia portata avanti dai Sith oppure passare al lato oscuro, unendosi a Bastila e sostituire Darth Malak come Signore Oscuro.
Nel gioco, comunque, si predilige la prima soluzione. Infatti, qualunque sia la scelta del singolo giocatore, Revan lascia la galassia per indirizzarsi verso l’area di Regioni Ignote, al fine di trovare, combattere e distruggere l’impero dei veri Sith. Un finale dunque che lascia comunque aperta la porta a diverse soluzioni e a possibili nuovi scenari, da sviluppare con ulteriori videogiochi della serie di Guerre Stellari.
Star Wars, Knights of the Old Republic II: The Sith Lords
A seguito del grandissimo successo ottenuto dal primo capitolo è stato lanciano il sequel dello stesso che, conseguentemente, è ambientato cinque anni dopo gli eventi che sono stati trattati nel capitolo precedente in un periodo che si aggira intorno al 3.951 BBY.
Al termine della sanguinosa guerra civile Jedi quella che era la Repubblica era ormai sprofondata in una piena e cruenta crisi fino a rischiare la disgregazione. Reyan, dopo la battaglia, è scomparso fuggendo con la sua nave verso Regioni Ignote e i Sith rimasti si sono inevitabilmente coalizzati dando vita ad un all’alleanza meglio nota come Triumvirato di Sith che, come suggerisce lo stesso nome, presentava tre leader: Sion, Trava e Nihilus.
Quest’alleanza si pone come obiettivo quello dello sterminio degli Jedi ma come prevedibile uno di loro riesce a rimanere in vita: l’Esule Jedi.
Lui sarà il personaggio principale di questo nuovo fortunato capitolo che inizia con lo stesso su un’Ebon Hawk che grazie a T3-M4 viene riscostruito con il chiaro intento di aiutare e ristabilire le condizioni psico-fisiche dell’esule morente.
Riuscita a stento la riparazione dell’Ebon questa viene reindirizzata su Peragus ma arrivata a destinazione un droide assassino (HK-50) la forza e disabilita i droidi presenti (3C-FD era stato riparato anch’esso da T3-M4).
Qualche giorno dopo l’esule finalmente si sveglia e si accorge della presenza di una donna anziana e misteriosa che durante tutto il corso del gioco farà le veci di mentore che rispondeva al nome Kreja. Ripreso fisicamente lo Jedi si rende conto di non trovarsi sull’astronave con la quale era partito e allora su invito della stessa donna anziana inizia la sua ricerca della verità consapevole del fatto che prima o poi chi lo avrebbe voluto uccidere sarebbe tornato per ultimare il compito.
Munitosi di torcia e vibrolama l’esula comincia il suo percorso facendosi spazio tra gli innumerevoli droidi minerari che a causa della loro manomissione cercano di ucciderlo. Nello stesso livello lo stesso conosce Atton Rand ovvero un contrabbandiere rinchiuso a causa del possesso di esplosivi: qui il giocatore può ‘modificare’ la storia scegliendo cosa sia successo a Reyan.
Stretto un accordo verbale con Atton, che alla fine riottiene la propria libertà, l’esule inizia il proprio viaggio che definire lungo ed entusiasmante è a dir poco riduttivo: qui comincia il gioco, qui comincia il divertimento e l’adrenalina sale alle stelle. In seguito viene riattivato anche T3-M4 (che poi avrà un ruolo determinate nell’apertura del turbo ascensore per raggiugere le gallerie minerarie) ma ritorna anche il drone assassino, HK-50, con il chiaro intento di ultimare quanto iniziato precedentemente….